16 giugno 1851: Pinerolo adotta il sistema metrico decimale
Il sistema metrico decimale – quello che utilizziamo oggi per calcolare le distanze – è stato concepito per dare uniformità alle misurazioni, che in precedenza differivano moltissimo da Stato a Stato, da regione a regione. Fu una delle conquiste della Rivoluzione francese e del suo desiderio di “universalità”. E il Piemonte diede un contributo decisivo: uno dei membri della prestigiosa commissione scientifica incaricata di studiare il problema, a partire dal 1790, fu il matematico torinese Giuseppe Luigi Lagrange.
Lagrange i colleghi stabilirono che l’unità di lunghezza di base – il metro – fosse la decimilionesima parte del quarto di un meridiano terrestre. Il calcolo, particolarmente complesso, fu condotto sull’arco di meridiano da Dunkerque a Barcellona.
L’adozione del sistema metrico decimale, tuttavia, fu lunga e piena di incertezze, anche perché cancellava consuetudini antichissime e radicate. Per avere un’idea di quanto fossero numerose le misure di lunghezza si può citare la Riduttione o sia tariffa delle diversità delle misure, un documento del 1612 con cui il Duca di Savoia Carlo Emanuele cerca di riordinare la materia nei 610 Comuni a lui soggetti. Ebbene: in questo territorio, le lunghezze si calcolavano in ben 56 modi diversi!
Il 15 settembre 1845 il re di Sardegna Carlo Alberto promulgò un editto con cui stabilì che l’adozione del sistema metrico decimale sarebbe avvenuta a partire dal 1º gennaio 1850. Ma gli oltre quattro anni di “interregno” non furono sufficienti a completare l’ambizioso progetto. In molte aree del Piemonte, infatti, resistevano le antiche unità di misura, Pinerolese compreso.
Il 16 giugno 1851 – e qui giungiamo alla storia che vogliamo raccontarvi questa domenica – il Consiglio municipale di Pinerolo si riunì per discutere diverse questioni: ad esempio si rifiutò di elargire quanto richiesto per i complessi lavori di restauro eseguiti tra il 1845 e il 1848 al ponte sul torrente Pellice presso Bibiana.
Fu il consigliere Croset-Mouchet a sottoporre all’attenzione dei 21 colleghi una mozione sull’adozione del sistema metrico decimale. «Viste le leggi dell’11 settembre 1845, 26 marzo 1850 ed i successivi Reg. su questa materia, che rendono obbligatorio il sistema metrico decimale per i pesi e le misure. Visto il pessimo stato delle attuali pietre milliarie (sic), principalmente lungo la strada provinciale che tende a Torino, ed il difetto delle medesime lungo le altre strade provinciali che conducono a Saluzzo e a Susa. Fa mozione presso il Consiglio municipale, perché pigli la iniziativa presso il Consiglio provinciale (di Pinerolo, ndr), che si adotti e ponga in atto il sistema metrico per tutte le misure delle distanze; e quindi, tolte le attuali lapidi milliarie (sic), se ne sostituiscano altre per cadun chilometro, le quali portino l’impronto in cifre della distanza reciproca da Torino a Pinerolo e viceversa, non che da Pinerolo a Saluzzo ed a Susa e vicendevolmente, assieme al titolo della Provincia, nei cui territorio esse sono stabilite».
Stando a quanto riporta il giornale La Stella, «dopo alcune osservazioni dei Cons. Fer e Signoretti, come membri del Consiglio provinciale», questa proposta venne adottata.
Fonti: La Stella, 4 luglio 1851; Accademia delle Scienze, Torino, materiale su Lagrange; torinoscienza.it; Roberto Renzetti, Fisica/Mente, Pesi e misure, sul sito fisicamente.net.
Immagine: Uno dei sedici metri standard realizzati tra il 1796 e il 1797. Si trova a Parigi, in rue de Vaugirard 36. Credits: LPLT/Wikimedia Commons.