26 maggio 1912: primo incidente mortale a Luserna San Giovanni
Le automobili, un secolo fa e oltre, erano pochissime. Nonostante questo, sulla strada, si poteva morire. Il primo incidente fatale avvenuto nel territorio di Luserna San Giovanni di cui si ha notizia risale a domenica 26 maggio 1912: protagonista, suo malgrado, un agricoltore di 36 anni, Giacomo Peyrot, che stava percorrendo su un carro la via di Francia – cioè l’attuale provinciale – tra il capoluogo Airali e il ponte di Bibiana. Si stava recando – con i bambini – in un prato al Bocciardino, dove avrebbe raccolto il fieno. Ma fu travolto e ucciso da un’automobile.
Erano le 18. Questa la cronaca dei fatti riportata da Il Pellice: «L’ing. Gustavo Vinçon di San Germano Chisone, direttore delle Officine Meccaniche di Villar Perosa, se ne ritornava da Torre Pellice in automobile con due signore e due signori, quando (…), scorgendo un carro tirato da due vacche, diede ripetutamente i segnali noti. Il carro però procedeva sul lato destro della strada, quindi l’automobile continuò tranquillamente la sua corsa, ma sventuratamente il contadino Giacomo Peyrot, di anni 36, il quale conduceva il carro summenzionato, non avendo udito i segnali dati, forse a cagione del rumore del carro stesso, volle attraversare la strada per recarsi in un prato a caricare del fieno, ma in quel mentre venne investito dall’automobile. L’urto fu così forte che gli produsse una commozione viscerale e la frattura della gamba sinistra. Anche una delle bovine riportò una contusione ad una gamba».
«Sul carro – prosegue il settimanale – eranvi due bambini di 4 ed 8 anni, i quali fortunatamente rimasero illesi».
Peyrot era invece ferito a morte: «Il disgraziato contadino ricevette pronti soccorsi dai presenti e quindi dall’ing. Vinçon stesso, accasciatissimo, venne trasportato all’Ospedale Valdese di Torre Pellice, ove appena giunto, purtroppo, il Peyrot spirava. La triste notizia subito diffusasi per tutta la Valle produsse in ognuno dolorosa impressione, L’Autorità Giudiziaria sollecitamente accorse per le formalità di legge e pare assodato che non vi sia colpa da parte dell’ingegner Vinçon, il quale è generalmente riconosciuto come conduttore abile e molto prudente. Il Peyrot lascia la moglie e cinque bambini in tenera età».
I funerali del contadino si svolsero due giorni dopo, con grande partecipazione.
Fonti: Il Pellice, 30 maggio 1912.
Immagine: Una cartolina d’epoca che ritrae via Francia, l’attuale via I Maggio, a Luserna San Giovanni.