3 settembre 1883: il conte di Robilant a Torre per il trasloco del cimitero
Carlo Felice Nicolis, conte di Robilant, era probabilmente il diplomatico più noto e influente del Regno d’Italia. Non a caso – dal 1871 – era ambasciatore a Vienna, capitale dell’impero Austro-Ungarico: durante il suo lungo incarico, protrattosi fino al 1885, era stato tra i principali promotori della Triplice alleanza tra Italia, Austria e Germania. Gli echi della sottoscrizione di questo patto, datato 20 maggio 1882, erano ancora forti.
È facile immaginare quanto questo prestigioso arrivo a Torre Pellice, con il treno delle 9 del mattino di lunedì 3 settembre 1883, potesse mettere in fibrillazione tutte le autorità del paese. «S.E. il Generale Conte Robilant, nostro ambasciatore a Vienna, […] fu ricevuto alla stazione dal Sindaco e da alcuni professori del Collegio Valdese», riporta la cronaca de L’Avvisatore alpino.
Lo scopo della visita del diplomatico, nato a Torino nel 1826, era di carattere privato. Da pochi mesi, oltre alla ferrovia Pinerolo-Torre Pellice, era stato inaugurato il nuovo cimitero torrese. In quello da dismettere – che sorgeva nei pressi dell’odierna piazza Muston – era collocato il monumento funebre in memoria del nonno materno di Robilant, cioè il conte Waldburg-Trüchsess, «ambasciatore di Prussia presso la corte di Sardegna in Torino, e seppellito nel 1844 nel vecchio cimitero valdese di Torre Pellice». Ora occorreva disporre il trasferimento delle spoglie e del monumento.
Il fatto che il conte Waldburg-Trüchsess (per la precisione Friedrich Ludwig III, conte Trüchsess di Waldburg) fosse stato tumulato qui non deve sorprendere: non era infrequente che personalità di confessione protestante, decedute presso la corte di Torino, trovassero sepoltura in Val Pellice, dove sorgevano cimiteri per i non cattolici. In questo caso fu lo stesso Friedrich Ludwig a richiedere espressamente di poter riposare in Valle: il conte, che era stato tra gli accompagnatori di Napoleone nell’esilio sull’isola d’Elba (in qualità di “garante” prussiano), divenuto in seguito grande amico di Carlo Alberto re di Sardegna, si era distinto per numerosi atti di generosità nei confronti della popolazione valdese delle valli. Morto a Torino il 18 agosto 1844, il rito funebre fu seguito con commozione dalla comunità valligiana.
Il 3 settembre 1883 il conte di Robilant approvò il trasloco del monumento commemorativo nel nuovo cimitero, contribuendo a sbloccare il delicato iter di trasformazione di quello vecchio in pubblico piazzale. Il trasferimento della salma e del monumento avverrà il 18 novembre, durante una partecipata cerimonia pubblica alla presenza del sindaco Robert e del pastore Pons.
Fonti: L’Avvisatore alpino del 6 settembre 1883 e del 4 ottobre 1883; Federico Chabod, Storia della politica estera italiana dal 1870 al 1896, Bari, Laterza.
Immagine: Friedrich Ludwig III, conte Trüchsess di Waldburg, e, a destra, il nipote Carlo Felice Nicolis, conte di Robilant.