L'Ora del Pellice

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5 maggio 1880: De Launay, era pinerolese il primo ambasciatore in Germania

C’è stato un tempo in cui il piccolo Piemonte era protagonista nello scacchiere politico europeo: Torino era capitale, ma anche Pinerolo era città di un certo rilievo, frequentata da uomini di corte e funzionari statali. E non era sorprendente che, anche dopo l’unità d’Italia, un pinerolese ottenesse – come avvenne il 5 maggio 1880 a Luigi Maria Edoardo de Launay – la più prestigiosa onorificenza di Casa Savoia: l’Ordine supremo della Santissima Annunziata.

Il nome di Edoardo de Launay, oggi, è noto a pochi appassionati di storia. Ma nell’Ottocento era celebre: fu un importantissimo diplomatico, prima del Regno di Sardegna e poi del Regno d’Italia, in Svizzera, in Portogallo, in Spagna, in Prussia, nell’Impero Russo e nel neonato Impero Tedesco. Fu, tra l’altro, tra i principali fautori della Triplice Alleanza sottoscritta dall’Italia con Germania e Austria-Ungheria. Ebbene, de Launay, era nato a Pinerolo, per l’esattezza in via Seminario (divenuta poi via Sommeiller), nel 1820, e qui aveva trascorso nove anni, la prima parte dell’infanzia, cominciando il suo percorso di studi.

La sua era una famiglia aristocratica originaria della Savoia: «Suo padre [Gabriele], generale dell’esercito piemontese, era stato prima del 1849 vicerè in Sardegna, dopo [la disfatta di] Novara presidente del Consiglio [per poco più di un mese] – scrive La Lanterna pinerolese il 27 ottobre 1888 –. E de Launay [figlio], avviato per la carriera diplomatica, fu ministro plenipotenziario in Portogallo, nel 1849 assistette negli ultimi momenti Carlo Alberto [esiliato nel Paese lusitano, dove si ammalò e morì] e ne accompagnò in Italia la salma. Ministro a Berlino nel 1853; a Pietroburgo nel ’65; tornò nuovamente a Berlino nel ’67. Contribuì assai a cementare l’amicizia fra l’Italia e la Prussia; nel ’70 propugnò la neutralità dell’Italia nella guerra Franco-Tedesca e consigliò il viaggio di Vittorio Emanuele a Berlino nel ’73. Finalmente, dopo la visita fatta dall’Imperatore Guglielmo al Re d’Italia in Milano nell’ottobre del 1875, fu stabilito che i ministri plenipotenziarii dei due governi sarebbero elevati al grado di Ambasciatori. De Launay fu così il primo rappresentante all’estero insignito di quell’alta carica».

In Germania de Launay godette della stima e del favore di ben tre imperatori: Guglielmo I, Federico III e Guglielmo II. A Berlino trovò moglie e si spense, a causa di una polmonite, il 7 febbraio 1892. Fu sepolto nel ministero di Santa Edvige, nella capitale tedesca.

Fonti: La Lanterna pinerolese del 27 ottobre 1888; Paola Casana Testore, voce nel Dizionario Biografico degli Italiani, Treccani.

Immagine: Ritratto e autografo di Edoardo de Launay.

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