31 marzo 1941: Bonvi, il fumettista di Bartolomeo Pestalozzi da Pinerolo
Chissà se Bonvi – il fumettista modenese Franco Bonvicini, nato il 31 marzo 1941 – è mai stato a Pinerolo. Di sicuro ha contribuito, come Macario e Paolo Villaggio, a far conoscere il nome della città in tutta Italia, abbinandolo a un sorriso.
Il merito è di un personaggio nato dalla sua penna, “Bartolomeo Pestalozzi da Pinerolo”, detto tutto di fila per aumentare l’effetto comico: era l’aiutante di Stanislao Moulinsky, grande trasformista e nemico giurato dell’investigatore Nick Carter. Anzi: se Moulinsky veniva immancabilmente scoperto (“Ebbene sì, maledetto Carter! Hai vinto anche stavolta!”), Pestalozzi riusciva a beffare il detective, che lo scambiava per il suo capo (“Io non sono Stanislao Moulinsky bensì… Bartolomeo Pestalozzi da Pinerolo! Ti ho fatto fare un’altra volta la figura dello sciocco!”).
Le frasi-tormentone erano ripetute in tutte le puntate di Gulp! e poi di SuperGulp! Fumetti in tv, le fortunatissime trasmissioni della Rai che, per gran parte degli anni ’70, tenne incollati agli schermi bambini e adulti. Grazie al suo accento piemontese – il personaggio era doppiato da Carlo Dapporto, che tuttavia aveva un’inflessione piuttosto astigiana – e alle sue fattezze da sarto di provincia, Bartolomeo Pestalozzi da Pinerolo, che pure non era tra i protagonisti fissi, acquisì una grandissima popolarità e, di riflesso, la trasmise anche alla città. Pinerolo, insomma, ebbe un altro elemento di notorietà, accanto alla Cavalleria e al panettone.
È possibile che sia stato lo stesso Dapporto a suggerire di utilizzare in Nick Carter il nome di Pinerolo: più volte, nei suoi spettacoli in teatro e tv, l’attore nato a Sanremo aveva citato in chiave ironica la località, tanto da suscitare un commento piuttosto risentito da parte del canonico Gabriele Mercol, all’epoca direttore de L’Eco del Chisone. Dapporto rispose definendo la sua una «satira innocua e rispettosa», e continuò con la sua bonaria presa in giro.
Bonvi e Dapporto, peraltro, non erano gli unici a far ridere grazie al suono buffo del nome della città di San Maurizio. Come dimenticare la scena del “Tutti a Pinerolo!”, una sgambata di 1.200 chilometri che Fantozzi e i suoi colleghi si dissero pronti ad affrontare per beffare il loro nuovo direttore fanatico di ciclismo? Anche Fruttero e Lucentini, oppure Michele Serra su Cuore, usarono Pinerolo in chiave ironica, come emblema della provincia (un po’ come Voghera o Canicattì).
Perfino il modo in cui fu concepito il personaggio di Bartolomeo Pestalozzi da Pinerolo fa abbastanza ridere. Guido De Maria, uno degli autori di SuperGulp! Fumetti in tv, ha raccontato nel 2012, in occasione del quarantennale di Nick Carter, di aver condiviso la paternità di questa bizzarra figura: «Una volta senza dire nulla a Bonvi, tolsi Stanislao Moulinsky e inserii nella storia un personaggio chiamato Bartolomeo Pestalozzi di Pinerolo. Quando Carter diceva la classica battuta: “Ti ho scoperto, tu sei Stanislao Moulinsky”, lui replicava: “E invece no caro Carter, non sono Stanislao Moulinsky, ma Bartolomeo Pestalozzi di Pinerolo, il suo allievo prediletto. Te l’ho fatta”. Bonvi rimase sorpreso e mi chiese da dove saltasse fuori questo personaggio. Io feci finta di niente e gli dissi: “Ma non ti ricordi? L’hai disegnato tu ieri sera”. E lui sconsolato mi rispose: “Dovevo aver bevuto un bel po’ perché non mi ricordo proprio niente”».
Fonti: Luigi Mascheroni, Gulp! Ebbene sì, torna il “maledetto” Carter, in Il Giornale, 3 dicembre 2008;Daniele Arghittu, «Scusi, ma dov’è Pinerolo?», in L’Eco mese, marzo 1996; Andrea Curreli, Quando il fumetto sbarcò in tv: Nick Carter celebra i suoi quarant’anni, in Tiscali.it, 27 novembre 2012.
Immagine: Bartolomeo Pestalozzi da Pinerolo (a sinistra) si prende gioco dell’investigatore Nick Carter, in un’immagine tratta da SuperGulp! Fumetti in tv.