5 novembre 1867: Pinerolo spende 54.174 lire per le scuole
Il 5 novembre 1867, come ogni anno, il sindaco di Pinerolo Pietro Carletti, di professione medico, stilò il bilancio degli investimenti della Città nell’istruzione pubblica. All’epoca, infatti, l’onere e la responsabilità delle scuola gravava su ciascun Comune e rappresentava una voce di spesa particolarmente rilevante.
A Pinerolo, nell’anno scolastico 1866/67, concluso pochi mesi prima, risultavano iscritti 512 alunni alle scuole elementari maschili e 313 alunne alle scuole elementari femminili. Cifre a cui occorreva sommare i piccoli che frequentavano le scuole annuali nei borghi di Riva e di Baudenasca, nonché le scuole invernali campestri nelle borgate e nelle regioni agricole: del Talucco, dei Brun e della Maddalena, di Costagrande, delle Vigne, del Colletto, di Bisognette, di Orba, Motta e Casabianca, di San Luigi. Complessivamente gli alunni di queste realtà scolastiche rurali erano stati 712: 385 maschi e 327 femmine.
Le spese per l’istruzione elementare erano state ingenti: 9.200 lire per lo stipendio dei nove insegnanti delle scuole maschili urbane, 3.955 lire per sette insegnanti nelle femminili (notevole la discriminazione economica), 1.820 lire – complessivamente – per i quattro insegnanti delle scuole di Riva e Baudenasca; 1.035 lire per le retribuzioni e i sussidi agli otto maestri e alle quattro mastre impegnate nelle scuole invernali campestri.
Passando alle scuole di grado superiore, l’esborso procapite – com’è naturale – era ancor più alto. Per i sei insegnanti dei 27 alunni ripartiti nelle tre classi del Liceo patrio il Comune di Pinerolo spese 9.150 lire, mentre per il Ginnasio Regio (a carico del Governo) la città compartecipò con una somma di 6.860 lire (gli iscritti alle cinque classi erano 94).
La Regia Scuola Normale aveva preparato 69 futuri insegnanti: il costo dei loro sette docenti era stato di 7.370 lire, cui se ne sommavano 260 per «esercizi militari e ginnastica» e 300 per la scuola teorico-pratica d’Agricoltura.
Investimenti eccezionali riguardarono l’acquisto di macchine di Fisica e di oggetti di Storia naturale (1.500 lire), mentre erano da considerarsi “ordinari” quelli per la riparazione del materiale, i registri, gli stampati, da legna per il riscaldamento, il lume e i libri di premio: 3.125 lire annue.
Nel 1866/67 era stata altresì finanziata una scuola festiva per adulti, per la modica spesa di 200 lire. Assai più costoso fu il finanziamento al prestigioso istituto di Musica: 4.775 lire per i 54 iscritti ai corsi (biennali).
Complessivamente (considerando altre voci non citate), la Città di Pinerolo spese per la scuola 54.174 lire, da cui però andavano detratti i sussidi, principalmente provenienti dalla Provincia, per un totale di 16.143 lire.
Fonte: Cenni statistici sulle Scuole Regie e Municipali di Pinerolo per l’anno 1866-67.
Immagine: Particolare del documento, custodito presso la Biblioteca Alliaudi di Pinerolo.