L'Ora del Pellice

Il giornalibro che racconta le storie, di ieri e di oggi, della Val Pellice, di Pinerolo e dei dintorni

9 aprile 1923: Jolanda di Savoia si sposa e decide di vivere a Pinerolo

È il 9 aprile 1923. Jolanda di Savoia, figlia primogenita di Vittorio Emanuele III e della regina Elena del Montenegro, si sposa a Roma, nella sala del trono al Quirinale, con il conte Giorgio Carlo Calvi di Bergolo, un ufficiale di cavalleria. Un matrimonio d’amore, si dice, a dispetto delle pressioni subite per acconsentire a un’unione con un rampollo di qualche casa reale europea. Jolanda non ha ancora compiuto 22 anni, Giorgio ne ha 36.
Le nozze occupano le prime pagine di tutti i quotidiani nazionali. La vicenda, però, ha un risvolto tutto pinerolese: perché proprio Pinerolo – città della Cavalleria, dove il conte Calvi era di stanza – è scelta dalla nuova coppia come residenza. Non a caso,  fra gli invitati c’è anche l’onorevole Luigi Facta, l’ex presidente del Consiglio spazzato via dalla Marcia su Roma e caduto un po’ in disgrazia. Secondo La Stampa del 10 aprile 1923, il Re e la principessa Jolanda avevano gradito la sua presenza come «rappresentante politico della città di Pinerolo, dove gli sposi fisseranno la loro dimora».
L’arrivo della principessa Jolanda e del consorte all’ombra di San Maurizio avviene – in treno – il 14 maggio seguente. «L’interno della stazione è imbandierato, come pure il piazzale esterno. Sono presenti tutte le autorità cittadine, civili, militari, le scuole e un numero grandissimo di associazioni con oltre 60 bandiere», elenca La Stampa. L’inno d’Italia, la Marcia Reale, è intonata dalla banda di San Germano Chisone: «Il colpo d’occhio è magnifico, il vasto piazzale Garibaldi è un nereggiare di una folla entusiastica e plaudente. La Principessa è visibilmente commossa di tanta spontanea dimostrazione popolare. Dai balconi vengono lanciati fiori e cartellini inneggianti ai conti Calvi e alla Principessa italiana».
Gli sposi salgono su due auto che li conducono in collina, a villa Gonella, tra due ali di folla. Qui prendono dimora, anche se alcune fonti sostengono che, durante il primo periodo, abbiano soggiornato all’albergo Campana.
L’Ospedale civile – per celebrare l’evento – ha inaugurato un nuovo letto, donato dalla cittadinanza e dedicato a Jolanda. La sera, la principessa e il marito sono attesi al Teatro Sociale, dove va in scena la commedia “La miseria ‘d Monsù Travet”. «All’apparire della Principessa nel palco centrale il pubblico foltissimo scattò in applausi entusiastici».
Sin dai primi giorni pinerolesi Jolanda incontra Rosa Perona, una ragazza di cinque anni più anziana che diventa inizialmente la sua stiratrice e poi una delle più fedeli componenti della servitù di Casa Savoia, la figura più vicina alla regina Elena, fino alla morte dell’ormai ex sovrana, nel 1952.
Al soggiorno pinerolese di Jolanda di Savoia è legata la nascita del primo figlio maschio (che morì di polmonite ad appena sei giorni di vita). Si dice che la celebre torta Zurigo sia stata richiesta al mastro pasticcere Giuseppe Castino proprio dalla principessa.

Fonti: La Stampa del 10 aprile 1923 e del 15 maggio 1923; Cristina Siccardi, Elena, la regina mai dimenticata.

Foto: Cartolina d’epoca raffigurante Villa Gonella, residenza pinerolese della principessa Jolanda e del consorte.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *