L'Ora del Pellice

Il giornalibro che racconta le storie, di ieri e di oggi, della Val Pellice, di Pinerolo e dei dintorni

È l’Ora del numero 29

«Avere vent’anni, oggi, non è come al tempo dei miei genitori e dei miei nonni». È una delle frasi che più ci hanno colpito, nell’intervistare le ragazze e i ragazzi del 2023. Questa generazione potrebbe essere la prima, dopo tanto tempo, che finirà la vita più povera di quando l’ha cominciata.

Le ragioni sono tante e abbiamo provato ad analizzarle insieme a docenti universitari, sindacalisti, esperti. Soprattutto, abbiamo fatto parlare le generazioni: nonni, genitori e figli-nipoti. Ci siamo confrontati con il lavoro che non è più quello di un tempo, con il sistema pensionistico che rischia di non reggere più, con la difficoltà di immaginare in Italia il proprio futuro (con il rischio di togliere il futuro all’Italia), con la carenza di volontari nelle associazioni, con il modo diverso di fruire di cultura e musica, e, perché no?, con la perdita (o la riscoperta) di determinati valori.

È stato un numero complicato, questo 29, perché ci siamo misurati con il rischio costante di incappare nel pregiudizio. L’uomo è portato, per natura, a non comprendere fino in fondo le generazioni che hanno preceduto e seguito la propria. Per fortuna, la nostra squadra è formata da persone di età molto diverse. A voi, come sempre, il giudizio sulla nostra proposta di riflessione.